PER PUBBLICARE INVIARE TESTI, FOTO, VIDEO A

compagnirivoluzionarinelmondo@yahoo.it

giovedì 19 giugno 2008

LA VERGOGNA


Non ci voglio credere, non ci posso credere, ma c'è riuscito di nuovo. Di nuovo ci ha sacrificati tutti sull'altare della sua salvezza privata e personale. Di nuovo ha creato una legge ad personam, che blocca i processi per un anno. Mandando definitivamente all'aria quel poco che ancora funzionava della nostra già disatrata giustizia. Guarda caso tra un mese il processo che lo vede indagato per corruzione del giudice inglese Mills ( che guarda caso è anteriore al 2002 e quindi guarda caso, verrà fermato per un anno ), sarebbe arrivato alla fine, in tempo per non cadere in prescrizione. Forse per la prima volta nella sua vita avrebbe pagato con una condanna, non esemplare, ( da 6 a 8 anni ) ma semplicemente giusta per chi corrompe giudici. Se davvero la legge in Italia fosse ancora uguale per tutti. Ma grazie a lui non loè più. I mafiosi, forse gli unici a conoscerlo davvero, lo avevano già capito anni fa; Iddu pensa solo a Iddu.
Questi i Nobili precedenti
E’ dalla "discesa in campo" del ‘94 che si replica la stessa scena. Decreto Biondi per non far arrestare il fratello Paolo. Legge sulle rogatorie per cestinare le prove sulle tangenti ai giudici. Legge sul falso in bilancio per depenalizzare il reato. Legge Cirami per spostare i processi da Milano. Lodo Maccanico-Schifani per rendere ingiudicabile il premier. Legge ex Cirielli per dimezzare la prescrizione e salvare Previti dalla galera. Legge Pecorella per abrogare il processo d’appello Sme-Ariosto. Indulto extralarge per salvare Previti anche dai domiciliari. Ogni volta lo stesso copione. Tutti si domandano perché lo fa e lui, mentre gli altri dialogano, lo fa. Ci incula distruggendo le basi stesse della democrazia, e in più ci racconta che lo fa per noi. Questo è quello che non posso e non potete acettare. La continua ed illimitata PRESA PER IL CULO.


QUESTO È QUELLO CHE SCRIVONO I GIORNALISTI DEL PAIS IL PRIMO QUOTIDIANO SPAGNOLO:


Tras un mes de luna de miel con los italianos, un índice de popularidad del 68%, mucho diálogo con la oposición e iniciativas legislativas (basuras, inmigración, seguridad ciudadana...) diseñadas para cultivar su nueva imagen de estadista, Silvio Berlusconi vuelve a sus esencias. En sólo 24 horas, desencadena una ofensiva contra jueces y fiscales, presenta decretos para bloquear los procesos en los que está imputado, irrita al presidente de la República, escandaliza a la oposición y es acusado de legislar para sí mismo violando la separación de poderes.
Los abogados del jefe de Gobierno recusan a la juez del 'caso Mills'
Tras mandar al Senado dos enmiendas que paralizarán durante un año los procesos de los delitos cometidos antes de 2002, fecha que cubre aquellos en los que él está imputado, Berlusconi ha enviado una carta abierta al presidente del Senado donde acusa a los "magistrados de extrema izquierda" de "inventar acusaciones fantasiosas" contra él, y en la que anuncia que está ultimando una ley, versión mejorada de otra declarada inconstitucional en 2004 (la llamada lodo Shifani), que impedirá juzgar a las cinco más altas autoridades del Estado mientras estén en activo.
Pero el ataque no se queda ahí. En su carta, Berlusconi escribe que el decreto ha sido "pensado por el bien de toda la colectividad", aunque admite que paralizará "uno entre tantos procesos intentados contra mí". Se refiere al caso Mills, y acusa a la juez y al fiscal de "usar la justicia con fines mediáticos y políticos", y de "estar supinamente inclinados a la tesis acusatoria". Ayer, sus abogados recusaron a la presidenta del tribunal milanés, Nicoletta Gandus.
En el centro del proceso contra Berlusconi está la acusación de haber ordenado el pago de 600.000 dólares (unos 387.000 euros) al abogado inglés David Mills como recompensa por no revelar, durante dos juicios en los que participó en calidad de testigo, informaciones sobre dos empresas off-shore de Mediaset, abiertas según la fiscalía para lavar dinero negro.
El clima de concordia queda hecho trizas. En el Senado, la oposición monta la primera bronca de la legislatura. Algunos portan carteles: "Impunidad para el primer ministro, tolerancia cero para los demás". Hay abucheos, y decenas de peticiones de palabra para obstruir la aprobación del decreto que incluye las enmiendas salva-Berlusconi.
El Partido Democrático, la Unión de los Demócratas Cristianos e Italia de los Valores aparecen unidos por primera vez. Antonio di Pietro declara que "Berlusconi está desplegando una estrategia criminal". El Partido Democrático habla de "golpe de mano" y la Asociación Nacional de Magistrados le acusa de "denigrar y deslegitimar a los jueces".
En el Quirinal, el presidente de la República, Giorgio Napolitano, deja traslucir su indignación por el envío al Parlamento, sin consultarle, de las medidas para congelar los juicios. "Si hubieran estado en el decreto que me enseñaron, no lo habría firmado", declara. El conflicto institucional está servido.

Nessun commento:

IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.