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giovedì 5 giugno 2008

CHI HA PAURA DELLA PAURA ?



Se non puoi attaccare il ragionamento, attacca il ragionatore.


Siamo presi tra due fuochi chiamati paura. Abbiamo paura della paura. Non soffriamo il terrore nel presente ( a parte rare ecezzioni ) ma ne soffriamo la sua presa sul futuro. Il nostro panico deriva dal trovarcelo perennamente davanti, descritto con minuzia di particolari, da tutti i mezzi di informazione . Questo alla lunga genera quel senso di inevitabilità a noi tanto comune. Non viviamo la paura, ma ne temiamo l’ombra che si proietta sulle nostre vite. Sappiamo che un giorno arriverà, e temiamo quel giorno. Temiamo il domani. Temiamo il futuro.
Ed allora diventa più chiaro un certo imbarbarimento sociale.
Perchè chi ha paura del futuro si rifugia nel passato, e dal passato pretende sicurezze, per questo deve essere un passato "forte", un passato sotto la cui ala rannicchiarsi, perchè solo li esiste la sicurezza, solo in quelle remote memorie l’ombra della paura non ci può raggiungere. Per questo credo, in questi giorni così soffocanti, vediamo il succedersi di questi teatrini tragici di nazi-fascista memoria, per questo vediamo riesumate dai libri di storia, croci celtiche, saluti romani e manganelli.
Qui non si tratta di interpretare "il territorio" o gli "umori della gente". Questa è paura, solo paura. Tutto il resto altro non sono che discorsi vuoti di politici troppo pieni di se.
Forse sarebbe importante indagarci sul perchè non vogliamo ribellarci e liberarci da questa paura che non solo non ci appartiene ma adirittura nutrendosi di se stessa e di quella degli altri, non possiede altro destino che non sia quello di crescere a dismisura. L’unico vero limite che possiamo porre alla nostra paura è la razionalità unità alla volonta di utilizzare il nostro pensiero critico come scudo contro "la pappa pronta" che i media giorno dopo giorno ci costringono ad ingoiare, nel più assoluto silenzio.
Essere razionali dicevo, ma la ragione per poter agire deve essere nutrita da fatti concreti, reali, e non dalla loro esaltazione o estrapolazione, non da congetture ma da dati.
Questo è quindi il fulcro del male che ci affligge. La nostra mancanza di capacità razionale, dovuta appunto alla scomparsa o ancor peggio alla mistificazione dei fatti, della realtà.
Storia antica, diranno alcuni, certo, da che il mondo è mondo, chi possiede/manipola l’informazione possiede il potere. E chi possiede la TOTALITÀ dell’informazione possiede il POTERE ASSOLUTO.


Eppure sappiamo che il potere corrompe, ed il potere assoluto corrompe in modo assoluto.


Già questo, in uno stato come il nostro dove la corruzione non è ecezzione ma stile di vita, dovrebbe essere sufficiente a farci riflettere, sul danno che ci stiamo procurando nell’assumere informazioni senza contradditorio, senza farle passare prima per il setaccio della razionalità.
Ed allora cari amici un invito, a chi di voi consideri giusto se non indispensabile, far si che esista ancora un’ informazione libera, degna di questo nome, a chi di voi ancora crede che solo la conoscenza e la memoria ci possono liberare dalle catene di alienazione che oggi stringono soffocandole le nostre menti, ecco a voi tutti io chiedo la voce, chiedo la forza delle vostre parole, chiedo la lucidità dei vostri pensieri.


Una nuova frequenza stà arrivando e stavolta vorrei fosse globale.
Di tutti e per tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SI IL DEGRADO MORALE CHE STIAMO VIVENDO NON HA RISCONTRI STORICI. E LA COLPA COME SEMPRE PASSA PER L'EDUCAZIONE (SCUOLA ) E L'INFORMAZIONE ( MEDIA ) QUINDI COSA CI SI PUÒ ASPETTARE DALLA NOSTRA ITALIA, VISTO COME È MESSA IN QUESTI DUE SETTORI ??


MARCELLO ALDONI

Anonimo ha detto...

mai parole furono più certe. Abbiamo paura della paura. Senza motivi e senza spiegazioni. Senza razionalità. Non lo diceva forse Macchiavelli nel Principe. Che indurre questo stato d'animo nei SUDDITI era ed è ( a quanto pare ) il miglior modo per controllarli ??

Vlad.

Anonimo ha detto...

QUANDO LEGGO QUESTE COSE MI VIENE VOGLIA DI EMIGRARE, MA DOVE ? NON CREDO INFATTI CHE NOI ITALIANI SIAMO GLI UNICI AD AVERE QUESTA CLASSE POLITICA.

IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.