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giovedì 19 giugno 2008

ADESSO: ARRESTATECI TUTTI !!


Quelle riportate qui sopra sono parole del documento (consultabile nella sua interezza a questo link) APPROVATO ALL’UNANIMITÀ dalla Commissione giustizia del Senato della Repubblica meno di un anno e mezzo fa a conclusione della Indagine conoscitiva sul fenomeno delle intercettazioni avviata all’indomani degli scandali bancopoli, vallettopoli, calciopoli, ecc. per svelare a tutti quanto facili, eccessive, invasive, dannose fossero le intercettazioni in Italia e che si è dovuta concludere, invece, con la presa d’atto che la realtà è ben diversa: "LE GARANZIE CHE IL NOSTRO SISTEMA LEGALE ASSICURA AL CITTADINO NON HANNO L'EGUALE PRESSO ALCUN'ALTRA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE".


Dunque, lo sanno benissimo che le cose non stanno come dicono e sanno benissimo che quella che intendono approvare "da qualunque parte la si guardi, è una legge salvacriminali".Nessuna emergenza nazionale dunque.L’unica emergenza reale è quella privatissima di impedire il controllo di legalità sui reati dei colletti bianchi.E vedrete che la soluzione sarà completata con l’emendamento dell’ultimo minuto, quello che – ovviamente spacciato per una necessità imposta da ineludibili ragioni di uguaglianza tra i cittadini – estenderà inequivocabilmente le limitazioni nell’utilizzo delle intercettazioni anche ai procedimenti in corso e nessuno, ovviamente, penserà più ai soldi già spesi, a questo punto inutilmente.Statene certi, ci proveranno e, quel che è più grave, è molto molto probabile che ci riescano.In questo spettacolo penoso, la tragedia è che, come già per il megaindulto e per le innumerevoli "riforme" che hanno reso il processo penale un colabrodo, allo scopo di ottenere l’impunità di pochi prìncipi si sta conducendo oltre il baratro – quello lo abbiamo già raggiunto – l’intero sistema. Come si sa, infatti, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e, come già è avvenuto in passato, anche queste norme gioveranno non solo ai criminali che, puliti e in doppiopetto, frequentano i palazzi del potere, ma anche a quelli che, sporchi, malvestiti e magari extra, girano per le strade frequentate da tutti.E adesso, benevoli lettori, non venite a dirci che siamo pregiudizialmente "antiberlusconiani".La verità è sotto gli occhi di tutti e, anche se molti non sanno, non possono o non vogliono vederla, è molto semplice: C’è del marcio in ITALIA ! Le intercettazioni non fanno che rappresentarlo.Si può scegliere di provare ad eliminare il marcio o di impedirne la rappresentazione.E’ una questione di gusti.Noi preferiamo la prima soluzione.Con questa proposta di legge, invece, si abbraccia decisamente la seconda, fornendo l’ennesima prova che la "sicurezza" tanto sbandierata da Berlusconi, per ora, continua a consistere esclusivamente nel mettere al sicuro sé stesso e Consorti.


Dunque niente intercettazioni e niente notizie. Magistrati nella rete. Giornalisti in galera. Politici schermati dalla legge. Periferie presidiate. Campi nomadi circondati. Clandestini passibili di arresto. Carceri sempre più piene di soli poveracci: tossici, extracomunitari, gli ultimi dell’ultimo girone.Mai più un banchiere molestato da indagini. Mai più un primario, né una clinica. Mai più un fabbricante di strade e di ponteggi pericolanti. Mai più i trafficanti di calciatori, di bond argentini e di sub prime. Mai più scalatori di banche e di assicurazioni.Giornali e giornalisti obbligati al silenzio. Editori passibili di immediati ricatti, con perigliose battaglie legali, ritorsioni economiche, guerriglie normative senza fine. Oppure gentilmente blanditi dalle dolcezze del quieto vivere. E dal veleno di dossier (veri o falsi) ma ugualmente clandestini e clandestinamente compilati per allestire ricatti ideati da tutti gli spioni disponibili nei sottofondi della repubblica.
Disobbedire. Scrivere quel che si riesce (e riuscirà) a sapere. Usando ognuno i propi mezzi, oppure l’ovunque planetario della Rete, oppure il ciclostile. Non piegare la schiena. Non rinunciare neanche un po’ a essere liberi.

Personalmente, annuncio fin d’ora che continuerò a informare i lettori del blog senza tacere nulla di quel che so. Continuerò a pubblicare, atti d’indagine e intercettazioni che riuscirò a procurarmi, come ritengo giusto e doveroso al servizio dei cittadini. Farò disobbedienza civile a questa legge illiberale e liberticida. A costo di finire in galera e di pagare multe.

Al primo processo che subirò, chiederò al giudice di eccepire dinanzi alla Consulta e alla Corte europea la illegittimità della nuova legge rispetto all’articolo 21 della Costituzione e all’articolo 10 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo e le libertà fondamentali ( "Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…", con possibili restrizioni solo in caso di notizie "riservate" o dannose per la sicurezza e la reputazione).


RIVOLUZIONARI DELL'INFORMAZIONE UNITI !!!


E adesso…Arrestateci tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

cari compagni rivoluzionari, a quanto pare anche la politica oltre che la rivoluzione non è una cosa seria.

Non siamo bamboccioni, eppure ci trattano come se lo fossimo, il 60% del paese dorme il sonno della televisione, il restante 40% comincia a prepararsi per il grande cambio...

Mario P.

IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.