PER PUBBLICARE INVIARE TESTI, FOTO, VIDEO A

compagnirivoluzionarinelmondo@yahoo.it

mercoledì 18 marzo 2009

RIFLESSIONI AGLIO OLIO E PEPERONCINO




In queste settimane, come piccoli tsunami, una serie di notizie hanno sconquassato la mia già traballante coscienza. Fin qui niente di nuovo. Mi sconquasso con frequenza. Eppure anche se tutte queste notizie, in se, sembrano quasi marginali, hanno un profondo significato. Per me per lo meno. Per questo decido di appartare la crisi e la tanto detestata politica per riflettere con voi, immaginandoci davanti ad un piatto di spaghetti, in una fresca sera di primavera.




-------------------------------------------------------------------------------------------------

10 giorni fa hanno messo all’asta vari oggetti appartenuti a Gandhi. Ora, fin qui niente di male. Non grido allo scandalo per un asta di questo tipo, sapendo che al mondo ve ne sono alcune dove invece che gli occhiali o i sandali del Mahatma si vendono cuori, reni, occhi, polmoni, di bambini e bambine trucidati per farne carne da macello. Divento curioso però quando vengo a sapere che l’India vuole partecipare all’asta per recuperare “ un tesoro nazionale ”. Ora, non so quanti di voi conoscano in profondità la vita ed il messaggio del Mahatma : la Verità e l ‘Amisha. In quanto solo conoscendo cio che lo stesso Gandhi ha scritto si può capire a quale tradimento è arrivato lo Stato Indiano, accettando le regole del gioco Occidentale e trasformando la sua più grande Anima in un semplice prodotto da museo. Per questo consiglio a tutti di leggere o rileggere “ Antiche come le montagne” per non dimenticare mai, ma sopratutto per non tradire una delle Anime più grandi di tutti i tempi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------

Non si è sentito niente, o appena un sussurro. Un passaggio rasente e rapido in qualche Tg, e qualche articolo striminzito in 34ª pagina di qualche quotidiano. Eppure si tratta di un messaggio epocale. I coniugi Obama si son fatti l’orticello alla Casa Bianca.
E che ? Diranno alcuni. Beh se sappiamo qualcosa di Markentig, possiamo pensare che a parte la reale necessita dei coniugi Obama di avere un orto che li aiuti nella sussistenza quotidiana, quello che l’uomo più potente del mondo ( e sua moglie ) voleva mandarci era appunto un messaggio.E molto forte. Perchè l’orticello non se lo sono fatti a casa loro. Ma all’interno del simbolo immutabile della democrazia americana. Simbolo mondiale. Perchè tutti possano vedere e nessuno avere dubbi. Dai Leader mondiali degli altri paesi all’ultimo clochard Americano. Secondariamente il messaggio ci dice che non sarà qualche invisibile giardiniere, ma lo stesso Presidente e la sua First Lady a prendersene cura.
Il mondo stà per cambiare, la natura e l’agricoltura tanto disprezzate e depredate nell’ultimo secolo, devono riprendere un ruolo centrale all’interno della nostra vita. Non vi è altra strada, non vi è salvezza che non passi attraverso questo processo. E riguarda tutti, dal primo e più potente uomo della terra, all’ultimo.
Questo ci ha detto Obama, ma nessuno lo stava ascoltando.

------------------------------------------------------------------------------------------------

Il Papa va in Africa, ma sfortunatamente non ha intenzione di fermarcisi, nonostante gli abbiano fatto notare che la percentuale degli “ultimi” ( quelli tanto amati dal buon Gesù, che lui dovrebbe venerare ) nel continente africano è decisamente maggiore a quella del resto del mondo. Ma si vede che è un po in soggezione, lui cosi pallido, quasi cadaverico, tutto vestito di bianco in mezzo a tutti quei Negroni...
Vabbè, tornera da noi per la felicità di tutte le nonne d’ Italia. Ma veniamo al punto. L’ultima dichiarazione che ha rilasciato era che non solo i profilattici non si devono usare, ma sarebbero parte del problema della terribile epidemia di AIDS che devasta l’Africa tutta. Come si può stravolgere la verità fino a questo punto per fini personali, senza provare vergogna, rimane per me un mistero. Ma la chiesa Cattolica è maestra in questo. O forse dovremmo dire cattiva maestra. Rimane il fatto che se con un suo anello il Papa potrebbe sfamare il Congo intero per un anno, con poche parole ed una apertura alla mentalità del presente, il Papa potrebbe salvare non migliaia ma MILIONI di vite. E costerebbe solo poche parole. Se a questo aggiungiamo l’arroganza con la quale a dispetto della realtà umana la Chiesa si batte per proteggere e preservare la vita dalla nascita ( contro l’aborto ) alla morte ( caso Eluana ) ci si chiede: ma è Dio a essere morto, o la coerenza ?

------------------------------------------------------------------------------------------------



ROMA - Un uomo si è tolto la vita ieri sera davanti all'Altare della Patria, in piazza Venezia a Roma, sparandosi un colpo d'arma da fuoco. Secondo quanto riportato da fonti del 118 l'uomo, dell'apparente età di 70 anni, sarebbe morto sul colpo. Ancora da accertare le motivazioni del gesto. ( fonte Ansa )

La notizia è di un paio di settimane fa, ma ho preso tempo per metabolizzarla. Un uomo di 70 anni si suicida. Non sappiamo perchè. In questi casi è quasi sempre così. Difficile entrarci dentro. Difficile capire, comprendere, conoscere le motivazioni. Ma aveva 70 anni. Una vita per molti. Quando hai già visto tutto. Quando hai già dato tutto. E ti rimangono quei pochi anni che ti servono per mettere ordine nelle tue cose, preparare la valigia ed attendere il treno che ti porterà nel tuo ultimo e grandioso viaggio. Aveva fretta quest’uomo. Non sopportava di aspettare un momento di più quel treno, ed è partito, da solo. Ma c’è anche un altro particolare. Non era a casa sua o sotto un ponte o in un campo abbandonato. No. Ha scelto l’altare della Patria. Il nostro Simbolo al sacrificio. E allora mi vengono alla mente storie antiche, di antico orgoglio, di fedeltà a se stessi ed al propio bagaglio di valori. Storie che parlano di sangue. Che ci insegnano che se possiamo chiamare questo stato “casa” è perchè il sangue dei nostri avi ne rende fertile la terra, perchè il loro sangue era il prezzo richiesto affinche noi potessimo chiamarci Italiani.
Cosa voleva dirci allora questo eroe sconosciuto che a 70 anni si è sacrificato sull’altare della nostra Patria ? Non lo so. Ma lo immagino.
Troppo tempo è passato da quando il sangue dei nostri avi è stato versato. La fertile terra ormai scomparsa sotto strati di grigio cemento. La memoria scomparsa. Tradita.
Un vecchio, solo, nel freddo della notte, lo sa. Ricorda. Urla, ma nessuno lo sente. La sua stessa vita è solo un eco, di ciò che è stato. Ma ha ancora il sangue. E allora si immola, per noi, di fronte a noi, donandoci il suo sangue e la sua memoria. Perchè non si dimentichi mai il sacrificio che ci dono una casa, perchè nonostante tutto, anche se traditi, anche se sperduti, la speranza non scompaia dai nostri cuori affinche il sacrificio non muoia e venga rinnovato in noi, dalle nostre vite. Ma non per noi, mai per noi.
Il sacrificio è sempre per chi verra dopo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

BELLISSIME RIFLESSIONI.

MATTEO

IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.