Oggi, 25 Aprile, vorrei ricordare solo 3 di coloro che - con ben due pagine fitte di scherno e denigrazione - Il Giornale di casa Berlusconi (22 aprile) ci intima di smettere di ricordare. Il primo è Franco Cesana, un ragazzino ebreo di 13 anni, di Modena, che ha voluto seguire “in montagna” (così si diceva allora) il fratello diciassettenne e con lui è stato fucilato sull’Appennino. È stata la storica americana Susan Zuccotti a raccontare la sua storia nel testo “The Italian Holocaust” (Nebraska University Press), a esibire la lapide del cimitero di Bologna su cui c’è scritto: «Al più giovane partigiano d’Italia». Ci ricorda che con lui è nata giovane, la nostra Repubblica che ha reso liberi tutti.
Gli altri due sono i miei nonni, Aldo e Riccardo, il primo di destra che più di destra non si poteva, il secondo talmente di sinistra che si "toccava" ogni volta che vedeva un prete.
Entrambi Italiani, entrambi partigiani. Divisi da una ideologia, uniti da una realtà, quella di una Italia libera, fatta da cittadini liberi.
Qualcuno dice che dovremmo dimenticarci di loro, perché questa data divide?
Mai sentito che la libertà divida un popolo.
Quello è il mestiere, anzi la missione delle dittature.
Un grandissimo grazie quindi a loro e a tutti gli uomini liberi, che hanno sacrificato tutto solo per poterci dare una seconda opportunità, non schiacciata dalle colpe dei padri.
Grazie Franco e grazie Nonni, a presto.
3 commenti:
partigiani eroi italiani che ci vorrebbero far dimenticare, ma non dimenticheremo mai...
Salvo
Anche i miei nonni erano uno fascista e l'altro comunista, ma tutti e due amavano l'italia e gli Italiani. Adesso invece se sei di una parte politica ti obbligano ad odiare quelli dell'altra.. e poi si meravigliano per tutta questa violenza ma se sono loro i primi a istigarci alla lotta fra noi , mentre loro ci guardno e guadagnano..
K.r.i.
Grande 25 Aprile e Grande Grillo !!
Speriamo cominci sto benedetto nuovo Rinascimento
guru
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