PER PUBBLICARE INVIARE TESTI, FOTO, VIDEO A

compagnirivoluzionarinelmondo@yahoo.it

venerdì 3 luglio 2009

PORCA VACCA



Come disse Bob Kennedy, il Pil misura qualsiasi cosa, tranne quello che può renderci felici. Ma la felicità può essere sostenibile? Eccome: basta rinunciare alla droga (mentale) della crescita, sinonimo di benessere solo apparente, frutto di un equivoco generato dall’ideologia suicida dello sviluppo illimitato, che esaurisce le risorse e inquina il pianeta, mettendone a rischio il futuro e spingendo l’umanità in un vicolo cieco, dove si confondono beni e merci, lavoro e occupazione, e dove il semplice "divertimento" sostituisce la serenità della gioia. Per uscire da questa crisi globale, socio-economica e ambientale ma anche culturale e antropologica, non bastano più le ricette del passato: servono nuove ricette. E quasi tutte non comprendono carne, vediamo perchè :



L'agricoltura, insieme all'allevamento di bestiame e al consumo di carne hanno un impatto sull'effetto serra e il clima maggiore di quello di tutti i sistemi di trasporto messi insieme. L'allevamento del bestiame è all'origine del 90% dell'anidride carbonica, del 60% dell'ossido di azoto e del 37% del metano rilasciati in atmosfera. Pachauri, premio Nobel e presidente del Consiglio delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, alla domanda su quale dovesse essere la prima cosa che le persone possono fare per affrontare il problema del clima non ha risposto "Usate meno la macchina o spegnete le luci", ma: "Mangiate meno carne". È stato ignorato. Il primo passo quindi sarebbe cominciare a considerare questi problemi nella loro gravità. Si intende tassare le emissioni di gas da edifici, industrie e auto. Perché non farlo anche per le emissioni di metano e di ossido di azoto, che derivano dagli animali e che sono più inquinanti? Lo scorso anno il Dipartimento statunitense dell'agricoltura ha emesso una circolare con la quale raccomandava di tassare le emissioni di metano. L'amministrazione Bush li ha messi a tacere.



Il Foro intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc) ha pubblicato il quarto rapporto sullo stato della biosfera e sui cambiamenti climatici nel 2007. 2500 scienziati, 125 Paesi, 20 anni di lavoro sono serviti a dirci che avremo un aumento della temperatura di 3° C solo in questo secolo. Se ciò accadesse, la temperatura sarebbe la stessa di tre milioni di anni fa, quando il mondo era diverso. Abbiamo avuto cinque periodi di estinzione biologica e dopo ciascuno di essi ci sono voluti 10mila anni perché si ricostituisse la biodiversità andata perduta. Stiamo assistendo al tramonto della seconda rivoluzione industriale, e di un sistema energetico basato su carbone, gas, petrolio ed uranio, senza cogliere la gravità del momento. La crisi è reale e dobbiamo affrontarla.



Un milione e mezzo di mucche in giro per il mondo occupano il 26% della terra disponibile e sono responsabili di buona parte dei cambiamenti climatici. Un'agricoltura fondata sull'allevamento di bestiame è meno efficiente di un motore a combustione interna. Per produrre 453 grammi di carne ci vogliono 4 kg di mangime. Un ettaro coltivato a verdura produce 10 volte le proteine che si otterrebbero dalla carne dell'animale che mangia nello stesso campo. Il consumo di carne della famiglia media statunitense, composta da quattro persone, equivale a sei mesi di utilizzo di un'auto. Molti dichiarano che dobbiamo cambiare il nostro sistema di trasporti, migliorare la nostra edilizia, ma nessuno, fra 175 Paesi e altrettanti governi, parla di questo problema. Il 40% dei terreni coltivati serve a produrre mangimi per gli animali e non cibo per gli uomini. Siamo circa sei miliardi di persone e arriveremo ad essere nove miliardi. La produzione ed il consumo di carne potrebbero quindi raddoppiare, e costringerci ad usare l'80% dei campi per nutrire gli animali che devono nutrire i ricchi. Questa è una delle grandi ingiustizie del mondo e il motivo per cui siamo impantanati nella crisi. 250 milioni di persone rischiano di morire di fame, 850 milioni sono sottonutrite. Eppure, il 40% della terra disponibile viene usato per nutrire gli animali, perché i ricchi dei paesi industrializzati possano mangiare carne e, come spesso accade, morire di malattie correlate al consumo di carne. Le politiche agricole adottate a livello globale sono talmente schizofreniche da risultare patologiche. Eppure continuiamo a garantire sussidi per la produzione di mangimi: sono sussidi elargiti all'ineguaglianza, sussidi dati ai ricchi a scapito dei poveri. Non possiamo più permettercelo.

Nessun commento:

IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.