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venerdì 31 agosto 2007

UOMINI DI DIO


CARI COMPAGNI UN ALTRO PRETE CI SCRIVE PER RICORDARCI CHE ESISTONO ALTERNATIVE AGLI UOMINI DI CHIESA ( CLERICI E CLERICALI ) GLI UOMINI DI DIO.

QUANDO UN PRETE " SCENDE IN CAMPO " È DA AMMIRARE PERCHÈ IL VATICANO VEDE E PROVVEDE, RINGRAZIO QUINDI DON GIORGIO DE CAPITANI PER IL CORAGGIO. IL TEMA DI CUI TRATTA È QUALCOSA CHE MI STÀ PARTICOLARMENTE PREOCUPANDO, LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.


"Perché spendere parole e parole per provare che l`acqua è un bene comune e universale, un diritto fondamentale? È proprio necessario? Se così fosse, poveri noi! Altro che parlare di civiltà! Vorrebbe dire che abbiamo perso ogni concetto di diritto, se è vero che i primi diritti sono quelli che fanno parte costituzionalmente sia dell`essere umano che dell`universo. È come se, parlando a un mondo che si ritiene civile, dovessi dimostrare che esistono i diritti alla libertà, alla giustizia, alla pace. Altra cosa è sapere esattamente in che cosa consistano tali diritti, e come saperli applicare nel concreto. Anche qui starei attento a parlare oggi di civiltà, quando assistiamo a tale perversione a danno della libertà, della giustizia e della pace che un dubbio mi viene: non è che le civiltà antiche - ad esempio, quelle babilonesi, assire, egiziane, greche e romane - non siano state di gran lunga superiori alla nostra? A quei tempi, tra le concezioni che si avevano di giustizia, di libertà e di pace non c`era quel divario che c`è oggi. Oggi, non si parla d`altro che di giustizia sociale, di libertà religiosa e politica, di pace universale, e nello stesso tempo mai come oggi si fanno guerre mondiali, mai come oggi assistiamo ad una sperequazione sociale disumana e cosmica, mai come oggi la libertà è fortemente messa a rischio da condizionamenti di mercato che gridano vendetta al cospetto di ogni diritto dell`Uomo.Un tempo i beni naturali erano di proprietà dell`universo. Erano visti come beni esclusivi della divinità, che li rimetteva al servizio dell`uomo. L`acqua era un dono di Dio, e tale rimaneva. Oggi non si fa altro che appropriarsi di ogni dono di Dio, e così, ad esempio l`acqua, diventa una merce.Se l`acqua è un bene comune e universale, non solo non posso appropriarmene per farne una fonte di profitto, ma la società - tanto più se si riconosce civile - ha l`obbligo di dare a tutti, indistintamente, la possibilità di farne uso. Col minor costo possibile.Ed ecco che la nostra Regione Lombardia, governata da un cultore del dio mercato, il cattolicissimo Roberto Formigoni, sta imponendo la peggiore e disumana legge sull`acqua, cercando di privatizzarla, togliendola perfino dalle mani di Dio: l`acqua è diventata di proprietà delle divinità, ovvero delle multinazionali di cui si serve la Destra politica per sfruttare il mondo. Giù le mani dall`acqua! Sindaci Lombardi, ribellatevi al cultore del dio denaro e alle sue oscene politiche che stanno rovinando l`Ambiente e ogni altro diritto sacrosanto dell`Uomo. Unitevi e coinvolgete i vostri paesi, almeno quella parte sana che è rimasta, quella che crede ancora nella possibilità di dare un radicale cambiamento a questa povera società, governata da cultori di una religione "atea"! Perché non ridare alle feste di partito quel volto socio-culturale e politico di un tempo, quando si discuteva, tra una salamella e l`altra, di cose serie? Il problema dell`acqua è una cosa serissima, da affrontare con franchezza e caparbietà. Non c`è tempo da perdere! Sgretolate le porcate di leggi che sta facendo la Regione Lombardia, in nome del dio denaro, a danno dell`Uomo e dell`Ambiente!".

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IL SILENZIO È DEI COLPEVOLI


La parola e` l’archetipo dal quale in ogni religione, la creazione prende origine.
L’essere umano e` la sola specie dotata di parola, siamo gli unici dunque, in grado di comprendere la creazione.

L’unione di molteplici punti di vista, la libera comunione d’idee ed esperienze sono per me, il solo sistema che possediamo per progredire com’esseri viventi. Questa è una delle ragioni che mi portano a scrivere. Perché la scrittura a differenza delle volatili parole, permane.
Non sono uno scrittore, non possiedo, infatti, l’arte del dire per iscritto. Da sempre pero` traccio segni indelebili, per raccontarmi e raccontare. Questo mi rende un semplice, artigiano di parole.

Quello che segue non ha altro valore oltre a quello che vorrete attribuirgli. Non vi sono verità assolute, ma opinioni che vi possono offrire alternativi punti di vista. Il mio unico auspicio è che possiate riflettere, così come ho fatto io, sulle molteplici cose che la vita mi ha portato a conoscere.